26 E 27 OTTOBRE 2013

 

MILANOumana [quarta edizione]

il cuore di Milano nel cuore di Milano

La compagnia scheriANIMAndelli come ormai è consuetudine apre la stagione con un appuntamento importante non solo per il TEATROalleCOLONNE ma per la zona dove la compagnia opera e più in generale per la città intera: MILANOUMANA la cultura della vita.

Nelle passate edizioni abbiamo toccato temi come “la pena di morte”, “migranti”, “i bambini soldato”, patrocinati da associazioni come Amnesty International, Nessuno tocchi Caino e la Comunità di S.Egidio.

Quest’anno abbiamo deciso di parlare di “mafia”. La mafia, le mafie si ribellano alla cultura; vedono nella cultura uno dei loro più acerrimi nemici. La combattono in modo subdolo, sotterraneo, soffocando ogni moto che tende verso tale valore. L’ignoranza è l’humus perfetto per fare crescere una “controcultura mafiosa”. A questo bisogna ribellarsi. E cosa può fare il teatro per non assecondare questa tendenza? Raccontare, narrare la vita di persone che hanno scelto di non piegarsi. Persone che in modo semplice ma deciso hanno dimostrato che la mafia, oltretutto, è vulnerabile, è debole, è codarda, vigliacca; lo hanno dimostrato anche a costo della loro stessa vita.

 

Per questo motivo la scelta dello spettacolo che rappresentasse la volontà di sostenere il valore della vita contro una cultura di morte è caduta sul toccante monologo “U Parrinu – la mia storia con Padre Pino Puglisi, ucciso dalla mafia”, scritto e interpretato da Christian Di Domenico che proprio con Don Puglisi ha passato alcuni anni della sua adolescenza nel quartiere Brancaccio di Palermo.

La terza edizione di MILANOUMANA vede  - oltre al monologo in scena sabato 26 ore 20.45 e domenica 27 ore 17,30 – una serie di iniziative ed eventi a corollario dello spettacolo. 

 

TEATROalleCOLONNE/compagnia scheriANIMAndelli

presenta

U PARRINUla mia storia con Padre Pino Puglisi

di e con Christian Di Domenico

sabato 26 [ore 20.45] e domenica 27 [ore 17.30] ottobre 2013

posto unico 10

                     

                

Ho conosciuto don Puglisi quando ero piccolo; veniva a trascorrere alcuni giorni di vacanza con la mia famiglia. Era strano avere un prete in casa; si dicevano le preghiere a tavola e certe cose, in sua presenza, era difficile anche solo pensarle. I suoi occhi brillavano di una luce speciale che non so spiegare. Il 15 settembre 1993, giorno del suo 56°compleanno, un colpo di pistola alla nuca ha spento quella luce e ha segnato un pezzo di storia della Chiesa e della società civile in Italia. Fu eliminato perché, sottraendo i bambini alla strada, li sottraeva al reclutamento della mafia. Ma se Don Pino fu giudicato dai boss di Cosa Nostra un fastidioso intralcio di cui liberarsi alla svelta, il suo assassinio fu soltanto il mostruoso epilogo di una lunga catena d’incomprensioni, inadempienze e silenzi da parte di tutti. Il 25 maggio di quest’anno ( l’anno della Fede, per la Chiesa) si è celebrata la Beatificazione di Padre Puglisi, mentre il 15 settembre 2013 si sono commemorati i 20 anni dalla sua morte. Porto sempre con me l’immagine di Padre Puglisi, è nelle mie preghiere. Oggi sento il bisogno di raccontare la sua storia, intrecciandola con episodi salienti della mia biografia,in cui don Pino è presente anche quando è lontano, perché credo che possa aiutare le nuove generazioni a recepire quei valori di cui ogni sua azione compiuta era portatrice: Fede, Coraggio e, soprattutto, capacità di Perdonare.

                                                                                                                                                                                                           

Christian Di Domenico

 

 

 “Ho incontrato molta gente di Chiesa.. e tutti mi hanno detto: non ti preoccupare che Dio ti perdona.. Io, su questo, ho spesso dubitato che possa perdonare uno come me, di quello che ho fatto io.. soprattutto adesso che forse ho ammazzato un santo. figuriamoci.. quante possibilità di perdono posso avere io?”

 

Salvatore Grigoli, assassino di Padre Pino Puglisi

 

 

 

Christian Di Domenico

 

 

Attore e Pedagogo abilitato allo sviluppo e all’insegnamento della metodologia teatrale acquisita dal Maestro russo Jurij Alschitz dalla European Association For Theatre Culture, presso la quale ha conseguito il Master for Teaching. Dopo il diploma d’Attore conseguito presso la Scuola di Teatro di Bologna diretta da Alessandra Galante Garrone, prosegue i suoi studi presso la Civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi” di Milano. Dal 1997 al 1999 frequenta la “Scuola dopo il Teatro”, diretta da Jurij Alschitz, corso triennale di perfezionamento rivolto ad attori e registi professionisti, al termine del quale rimane a fianco di Alschitz in qualità di Pedagogo. Ha lavorato in qualità di attore in teatro con Gianpiero Borgia, Alessio Bergamo, Simona Gonella, Massimo Navone,Jerzy Sthur, Giorgio Marini, Gabriele Vacis, Elio De Capitani, Marco Baliani, Carlo Bruni, Sonia Antinori, Mariano Dammacco, Michele Sinisi. Al cinema ha lavorato con Giuseppe Bertolucci, Antonio Albanese e Giuseppe Battiston. Ha partecipato a Festival internazionali come: Il Festival dei Due Mondi di Spoleto, il Festival Castel dei Mondi di Andria, Mittelfest, In teatro, Fringe Festival of Edinburgh.E’ Direttore Didattico dell’Accademia Teatrale “ITACA” in Puglia,a Corato, in provincia di Bari.

 

 

Casella di testo: cultura
gioia,
sincerità
pace
integrità
educazione
rispetto
dignità
coerenza
purezza
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bellezza
gratitudine
anima
lotta
trasformazione
vittoria
illuminazione

TEATROalleCOLONNE

compagnia   scheriANIMAndelli

teatro ad alto contenuto umano

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MILANOUMANA 2013 quarta edizione