HUMAN DISCOUNT la vita di questi tempi

Quanto vale una vita? Quanto costa un essere umano. Qual è il suo valore di mercato? Accadono cose in questo mondo che solo gli stupidi possono ancora non vedere. Gli stupidi o i troppo furbi. I più si dicono impotenti di fronte all’asta al ribasso dei diritti umani. Ma essere impotenti è una scelta. Si può scegliere diversamente. Si può scegliere di esserci, di fare, di partecipare, di appassionarsi, di spendersi. Si può scegliere di rischiare. È una scelta. Questo spettacolo racconta la scelta che alcuni hanno fatto per il bene di altri. Emblematica la storia di Rachel Corrie, giovane attivista statunitense la cui vita viene spezzata dalle ruote di un caterpillar. Rachel Corrie viene spazzata via insieme alle case dei palestinesi che cercava di difendere con il proprio corpo. Lo spettacolo racconta la sua storia e quella di altre donne. Un mosaico al femminile fatto di monologhi e canzoni, attraverso la poesia del linguaggio teatrale, di video, fotografie e installazioni.

 

IO SONO SARAH KANE una vita quasi perfetta

Un monologo a due voci e due corpi che ispirandosi alla vita dell’autrice anglosassone si lancia in un turbine di emozioni inventandosi momenti di vita che Sarah Kane non ha avuto il tempo di vivere o che non ha mai vissuto. In scena Nicoletta Mandelli (che con Paolo Scheriani ha fondato la compagnia scheriANIMAndelli TEATROalleCOLONNE), dopo il successo ottenuto con “Interrogatorio a Maria” di Giovanni Testori, si fa Sarah Kane ma soprattutto si fa teatro. Scheriani, in veste di autore e regista, immerge la scena in videoproiezioni avvalendosi del prezioso contributo di Luca Lisci, filmaker, viedo_artista (già collaboratore di Peter Greenway) oggi Art Director della rivista TAR, considerato il prodotto editoriale internazionale più importante nell’ambito dell’arte contemporanea.  La regia teatrale di Paolo Scheriani si amalgama in modo fluido con la regia video di Luca Lisci; ciò che ne esce è un corpo unico che immerge gli spettatori in una realtà aumentata, forse una realtà molto vicina all’immaginario di Sarah Kane o comunque una realtà che ne sublima il suo pensiero. Nicoletta Mandelli si sdoppia e si moltiplica mostrando molteplici sfaccettature del personaggio che interpreta, conducendo lo spettatore in un viaggio nella vita di Sarah Kane ma ancor di più sollecitano i “visitatori” a intraprendere un viaggio nella loro stessa vita. Una donna parla di se, della sua vita, del teatro, di tutto quello che gli passa per la testa. Una donna dice di essere Sarah Kane, pensa di essere Sarah Kane, finge di essere Sarah Kane. Finge di essere molte più persone di quella che è. Parla, racconta, inveisce, delira, sproloquia, sussurra, urla. Fa “il teatro”. si veste, si traveste, si denuda.

 

IL MECCANISMO DELL’OMBRA  con il culo sulla sedia elettrica

“Dicono che esiste un meccanismo di grande precisione che permette di misurare il tempo di vita che viene negato ai condannati, calcolato in secondi, minuti, ore, giorni, anni, eoni. Lo chiamano il meccanismo dell’ombra.” Il meccanismo dell’ombra (con il culo sulla sedia elettrica), dà voce  alle ultime parole di un uomo prima di morire. Prima di essere ucciso. Non uno sfogo prima di morire ma una vita prima della morte. Lucida analisi, ricordi, frustrazioni, rabbia, compassione, impotenza, respiro. Voglia di respirare e svuotare i polmoni come mai si è fatto prima. È tutto pronto, manca poco più di un’ora all’esecuzione. I parenti della vittima, i giornalisti, l’avvocato difensore e poche altre persone aspettano di poter entrare nella saletta e attraverso un vetro assistere così ad un omicidio. Queste sono le ultime parole di un uomo prima di morire. Queste sono le parole che tutti noi vorremmo non sentire. Questa è la vita di un uomo che si è fatta più corta della sua ombra. Dopo le sue parole tutto si svolgerà con estrema precisione e pulizia. Lo spettacolo della morte si compie ed è difficile augurare buon divertimento.

 

LAGER MUSIC HALL  una storia quasi vera

Siamo in uno dei tanti campi di detenzione e sterminio nella Germania della seconda guerra mondiale. La moglie di un ufficiale delle SS a capo del campo riconosce tra gli ebrei detenuti una ragazza a lei familiare. Si scoprirà col dipanarsi della storia quale profondo legame unisce le due donne. La ragazza è figlia di un etoile della danza. La donna aveva una figlia della stessa età della ragazza. Nel freddo di quel lager accade qualcosa di molto particolare. È proprio grazie alla danza che la vita di alcune ragazze del campo cambierà radicalmente. Un musical dove le canzoni fanno da contrappunto agli avvenimenti. Le canzoni e la danza sono le protagoniste al pari dei personaggi che abitano questa storia. Nei lager nazisti è accaduto di tutto, non è improbabile che sia accaduto anche questo.

 

LA SALOME’  l’amore che danza

La Salomè è un dramma borghese. È una storia moderna di sordità. Ognuno urla il proprio amore ma nessuno è pronto ad ascoltare quell’invocazione. Che sia una preghiera al proprio Dio o al proprio amante nessuno trova risposta. O nessuno è capace di ascoltare le risposte che giungono. È uno spettacolo lirico e spietato dove Erode ed Erodiade sono genitori loro malgrado o nonostante tutto. Incarnano la famiglia con tutte le sue lacerazioni e contraddizioni. E gli improbabili figli sono Salomè e Jokanaan. Due ragazzi in cerca d’amore in territorio di guerra. Uno spettacolo che danza sulle parole in punta di lingua. Uno spettacolo nato dall’incontro con un maestro dell’illustrazione del ‘900 che è stato ed è Guido Crepax, dove la musica, la danza, il teatro e l’inchiostro si uniranno magicamente per dar vita all’incanto di una storia che dal vangelo approda sulle tavole del palcoscenico.

 

MARIUPOL 2024 Quando il teatro vinse la guerra

Intensa storia di attori che in tempo di guerra continuano a recitare in un paese occupato. Sono minacciati di morte ma loro continuano a resistere in nome di un mestiere che affascina anche chi vorrebbe da un momento all’altro fucilarli. Un ufficiale dell’esercito invasore entra inaspettatamente nel teatro, uccide il regista e si sostituisce a lui. L’ufficiale è una persona di grande cultura e curiosamente ama il teatro e conosce molto bene la drammaturgia di quel paese. Gli attori inizialmente assecondano il volere dell’ufficiale continuando a provare sotto la sua direzione ma quando capiscono che il loro destino è segnato decidono di non continuare quella farsa e ne iniziano una tutta loro. Lo spettacolo improvvisamente vira nella rivista e nel cabaret con sketch, canzoni e balletti. L’ufficiale dapprima divertito via via si indispettisce tanto da decidere di fucilarli tutti ma qualcosa di imprevedibile e inaspettato accade, solo come in teatro può accadere.

INTERROGATORIO A MARIA  di Giovanni Testori

La storia di una donna, di tutte le donne. La storia di tutti gli uomini o di un solo uomo. Le parole poetiche/profetiche di Testori non hanno bisogno d’altro che di essere dette e ascoltate, come in una liturgia. C’è quanto di più sacro e di più umano in quelle parole. Vanno solo fatte risuonare.  Nicoletta Mandelli si confronta con la poetica testoriana mettendo a suo servizio corpo e voce; tutto quello che una donna - ancor prima che un’attrice - può dare. Non è teatro e non è preghiera o forse ne è la summa. È sufficiente dirle le parole di questo testo? Come vanno dette? Vanno recitate? È necessario? Forse andrebbero solo lette. Testori ha fatto i conti con il suo linguaggio ed ha trovato una misura inattesa che ha finito per rivelare quale forza possedessero e la sua capacità inventiva e l'innata rappresentatività della sua parola. Ora sta a ciascuno di noi fare i conti con la soave potenza del linguaggio testoriano. Come lettori o spettatori, registi o attori. 

 

SEZIONE SPETTACOLI TEATRO CANZONE

Oltre gli spettacoli di prosa, la compagnia scheriANIMAndelli ha una serie di spettacoli che uniscono canzoni e teatro in una loro originale interpretazione di quello che viene definito “teatro canzone” e che loro hanno ribattezzato “Teatro&Canzoni”. Questi eventi sono uniscono la musica e il teatro in un mix sapiente di note, immagini ed emozioni. Sono racconti cantati alla scoperta di un recente passato attraverso le parole lo spirito e la musica di grandi artisti.  I cantautori ci hanno lasciato un grande patrimonio musicale che ci aiuta a capire meglio la nostra storia recente. Le loro canzoni sono nitide fotografie su un mondo che in poco meno di cinquant’anni è mutato profondamente. La formula ormai collaudata di teatro canzone è di usare le canzoni per raccontare chi quelle canzoni le ha scritte ma soprattutto raccontare chi le ha ascoltate e cantate. Intere generazioni che hanno fatto di quelle melodie e di quelle parole una sorta di manifesto culturale. Canzoni che hanno attraversato la storia in modo trasversale, al di la di ogni ideologia o bandiera. Paolo Scheriani, Nicoletta Mandelli e Tonino Scala - più musicisti e ospiti che di volta in volta si alterneranno sul palco - daranno la loro personalissima interpretazione di un repertorio ormai divenuto parte del nostro immaginario collettivo.

 

 

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